Federico Capone nacque ad Altavilla Irpina il 16/02/1849 e morì a Torre del Greco il 14/06/1918.
Nel 1862 insieme a suo padre Ferdinando, nei terreni di loro proprietà, scopri il famoso “zolfo Capone”. Nel febbraio 1871, a 22 anni, divenne presidente del consiglio di amministrazione della miniera Capone, assieme a suo padre e all’intero consiglio, inaugurò la prima galleria di estrazione del minerale.
Federico Capone fu anche un patriota leale, com'è testimoniato da una lettera ricevuta nel 1867 dall’amico Felice Cavellotti in cui gli veniva comunicato un ordine di convocazione al raduno armato di Monterotondo.
Partecipò al completamento dell’unità d’Italia con Garibaldi, col quale strinse un’intensa amicizia, infatti, nel maggio 1871 Garibaldi gli chiese l’invio di 10 sacchi di zolfo per il suo vigneto di Caprera.
Nel 1881 Federico Capone rifiutò la candidatura a Deputato del Regno, che gli venne proposta dai più eminenti esponenti della sua stessa linea politica.
Era un idealista, amava la Patria Unita, la famiglia, il suo prossimo , era un creatore di lavoro e odiava la prepotenza e gli abusi. Dal 5 dicembre del 1882 fino al 1894, per due legislature, andò a sedere nella poltrona di Montecitorio come deputato alla camera col gruppo repubblicano garibaldino.
Nel corso della sua storia, Altavilla Irpina, non ha mai potuto vantare la presenza di altri uomini del calibro dell’On. Federico Capone, che hanno assunto una tale carica politica.
Avvocato, scienziato, aeronautico ed industriale solfifero Federico Capone, morì a Torre del Greco il 16 Giugno 1918, le sue spoglie riposano nel cimitero di Altavilla Irpina.
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