La manifestazione del Palio dell’anguria, che si svolge ogni anno il 18 agosto ad Altavilla Irpina, è la rievocazione delle vicende accadute sul finire del XIV secolo alla Regina Costanza di Chiaromonte.
Orgogliosa, Altavilla, di poter promuovere la sua storia cui è affezionata, anche perché legata ad una figura femminile. Si ritaglia, così, un piccolo pezzo di storia delle donne.
La prima edizione del Palio dell’anguria si svolse nel 1979 con le poche risorse economiche ed il sostegno di una emittente privata, Radio Studio SE.I., che aveva già intuito la validità della manifestazione. Nacque, così, la sfilata storica ed a corollario di essa fu posta la corsa degli asini, geniale trasformazione in chiave agonistica, della gara spontanea dei vassalli per recarsi al Comital Palazzo a portarvi doni ai feudatari in ringraziamento dei benefici concessi, infatti la gara consiste in una corsa di asini montati da fantini che portano sotto braccio un’anguria. Vince il fantino che deposita per primo l’anguria ai piedi della regina Costanza.
Attualmente il corteo storico conta circa trecento figuranti tra nobili, cavalieri, damigelle, armigeri e popolani. Esso coinvolge i giovani provenienti da tutti i comuni del circondario. L’itinerario della sfilata è riccamente addobbato con vessilli e stendardi medioevali creando un’atmosfera suggestiva in cui vengono immersi non solo i partecipanti al corteo, ma anche le migliaia di spettatori all’evento.
I vestiti sono accuratamente selezionati da esperti e sono tra i più belli disponibili nelle varie sartorie teatrali della penisola e da anni la Pro loco ha iniziato un programma di collaborazione con storici del costume per la creazione di costumi originali. Tutto questo ha radicato nella cultura altavillese una produttiva attenzione alla “storia del costume”, che ha coinvolto una studiosa del tessuto come Lucia Portoghesi ed è culminato con la creazione del Museo civico della gente senza storia, che ha una sala espositiva dedicata alla storia del costume, da abiti originali ritrovati quasi intatti nell’ossario dell’Assunta.
I figuranti che impersonano Andrea e Costanza, sono a volte designati tra i personaggi dello spettacolo. Tra questi, ad esempio, Serena Autieri e Barbara di Palma .
Partecipano alla corsa degli asini tanti comuni che vengono suddivisi in batterie eliminatorie, i vincitori delle quali si disputano la finale. I comini che partecipano, con delegazione e rappresentaza politica, sfilano con proprio gonfalone, e figuranti in costume. I comuni sono. Mercogliano, Ospedaletto, Summonte, Sant’Angelo a Scala, Pietrastornina, Roccabascerana, Arpaise (Bn), Ceppaloni (Bn), Cianche , Petruro Irpino, Torrioni, Montefusco, Santa Paolina, Pratola Serra, Prata P.U., Montefalcione, Montemiletto, Sorbo Serpico, Montefredane, Capriglia, Grottolella, Tufo, Montecalvo e Sturno. Quest ’anno hanno già dato la propria adesione e si aggiungeranno quindi agli altri, i comuni di Riccia (CB), con cui Altavilla ha stretto un gemellaggio per la comune storia della Costanza, la Regina triste, Pago Vallo di Lauro, Camposano (Na), Visciano (Na) Santa Maria La Carità (Na), Ottaviano(Na), Trevico.
Questa manifestazione ha giovato al simpatico asino, in quanto sono molti i comuni che proprio in previsione del Palio dell’anguria, allevano questo simpatico animale, ormai in via d’estinzione nelle nostre zone. Bisogna,. Poi, sottolineare che “La festa dell’asino” era una festività prettamente medioevale in quanto, a quei tempi l’asino era una della poche, ma grandi risorse per il sostentamento familiare.
La risonanza di questa manifestazione, che è l’ultima della programmazione di una intera Settimana di feste medioevali, fa sì che vengano ad assistervi circa quarantamila persone.
Durante la settimana si alternano I cavalieri della pergamena Bianca, con giostra medioevale, la rievocazione dell’arrivo di Costanza, La cena medioevale.
Gli organi di stampa danno grande visibilità all’evento, come ad esempio, Radio 24, canali televisivi nazionali come, RAI Due e Rai Tre, canale 5 le emittenti e i giornali locali. Un articolo del Mattino citava il palio della ’Anguria di Altavilla, dicendo che. “Questo non è un palio, ma è il Palio!”
L’anno scorso in una puntata dell’ Eredità con Amadeus su Rai uno, ai concorrenti fu fatta una domanda riguardante il Palio dell’anguria di Altavilla.
Nel 2000 il Palio è “andato in trasferta” in Australia, ad Adelaide, dove al Festival Italiano ha vinto il primo premio per i migliori costumi. Presente all’evento l’Ambasciatore italiano in Sud Australia Dott. Castellaneta, il Premier, il sindaco di Adelaide e vari deputati e senatori del South Australia. Il grande successo dell’iniziativa della Pro Loco altavillese di creare un legame storico culturale anche grazie alla rievocazione di un evento accaduto in una località italiana, ha visto un gran numero di emigranti partire alla volta dell’Australia.
Per quanto riguarda, invece, la rivalutazione e promozione del territorio, il gran numero di visitatori alla manifestazione, ha favorito l’apertura di agriturismi in zona, ristoranti, alberghi, Contry House, come si vede il Palio dell’Anguria è ormai patrimonio dell’intera regione Campania.
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