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BIGLIETTI VINCENTI PALIO DELL'ANGURIA 2018

!!! BANDO SERVIZIO CIVILE 2018/2019 !!!

40° Edizione Palio dell'Anguria - 18 agosto 2018 - Rimandata al 1 Settembre 2018 0re 17.00

Invito per partecipazione “40° PALIO DELL’ANGURIA” 1 Settembre 2018 ore 17.00 Altavilla Irpina.

In Evidenza

*** BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA PALIO DELL'ANGURIA - ESTATE ALTAVILLESE 2017 ***

17° Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea T. Sarti -

Timbratura delle Tele 21-22- 23 Agosto

Mostra dal 23 al 30 Agosto

Premiazione il 28 Agosto

1° Concorso di Pittura - Quadri da studio in memoria di Elisa Villani - Lombardi -

Consegna dal 5 al 6 Agosto 2016. Mostra dal 7 al 17 Agosto. Premiazione il 19 Agosto

XXXVIII° EDIZIONE -  PALIO DELL'ANGURIA 18 AGOSTO ALLE ORE 17.00


La Notte delle Streghe - Altavilla Irpina

Le streghe in Irpinia

***BANDO SERVIZIO CIVILE 2017/2018***

BANDO Unpli Servizio Civile

Progetto di servizio civile: “HIRPINIA – TERRA DA TUTELARE”

Progetto di servizio civile: “IRPINIA TRA MIGRANTI E TRADIZIONI”

Progetto di servizio civile: “ IL NOSTRO VERDE: IL PARCO DEL PARTENIO TRA NATURA E CULTURA”.

Bando Servizio Civile 2016


Fino in Australia per seguire San Pellegrino

FOTO Festa di San Pellegrino - Adelaide - South Australia 17 gennaio 2016


GERARDO CARMINE GARGIULO LIVE @ " PER LE VIE DELLA REGINA 17 AGOSTO 2015

TRAILER PALIO DELL'ANGURIA 2015


LINKS

LYCOS ALTAVILLA IRPINA - NUOVA STAGIONE

ALTAVILLA HISTORICA

La pro loco altavillese cambia veste e ritrova così la sua vocazione territoriale cercando di fare rete, creando sinergia con tutte le associazioni ed enti che lavorano ad Altavilla, e su tutto il territorio irpino. Sono aperte le iscrizioni perché insieme siamo più forti. Altavilla ha bisogno della tua energia e delle tue idee! Ti aspettiamo in Pro Loco

Storia e Tradizione
Nel 1221 troviamo il nome di Altavilla in un atto notarile di un archivio di Montevergine. Alcuni storici sostengono che sia stato Luigi de Capua, essendo i De Capua di origine Normanna, a dare il nome di Altavilla al feudo. Tra il 1240 e il 1245 Altavilla conta circa 500 abitanti. Nel 1311 Bartolomeo I viene nominato Gran Conte di Altavilla dal re Roberto D’Angiò. Intorno al 1400 il Palazzo Comitale, da poco costruito, ospita Costanza di Chiaromonte, principessa di Modica (Sicilia) e sposa di Andrea II De Capua (Principe di Riccia e Triconte di Altavilla). In paese Costanza era per tutti la “Regina”, un titolo nobiliare che era stato suo in quanto già sposa di Re Ladislao D’Angiò che l’aveva ripudiata. In questo stesso periodo viene costruita la Chiesa dell’Annunziata e l’ospedale di S. Leone. Durante il XVII secolo la povertà della popolazione era totale per il rigoroso sistema fiscale spagnolo. Nel 1645 con Bartolomeo IV avviene la prima delle dodici visite fatte in Altavilla dall’Arcivescovo Francesco Maria Orsini poi eletto Papa con il nome di Benedetto XIII. Nel 1647 in Napoli scoppia la rivolta popolare capeggiata da Tommaso Aniello (Masaniello). Nel 1656 una terribile pestilenza miete molte vite. Durante questi anni inizia la costruzione del Palazzo dei Verginiani sul cui portale è riportato l’anno 1691. Nel 1732 con Bartolomeo VI si ha l’ultimo feudatario con il quale si estingue, dopo sei secoli, la nobile e gloriosa famiglia De Capua. Dopo la morte di Bartolomeo VI Altavilla veniva aggregata alla provincia di Principato Ultra. Nel 1799 i francesi invadevano il Regno di Napoli e sostituendosi ai Borboni spagnoli instauravano la Repubblica Partenopea. In pochi anni veniva compiuta una vera rivoluzione sociale e culturale che colpiva in particolare la Chiesa con la confisca dei suoi beni. Il 20 Maggio 1815 con la convenzione di Casalanza finiva il dominio francese ed i Borboni ritornavano sul trono di Napoli con il Re Ferdinando I. Durante il Regno Borbonico anche ad Altavilla era molto forte l’insofferenza. Nel 1836 un’epidemia di colera stroncò la vita di molta gente in paese. Alla morte di Ferdinando II saliva al trono il figlio Francesco II (Francischiello). Solo pochi anni e l’avventura garibaldina poneva fine al suo Regno. Il 7 settembre del 1860 Garibaldi entrava in Napoli. Nel mese di Ottobre il Regno borbonico veniva annesso al Regno d’Italia. Dalle Alpi alla Sicilia erano tutti italiani e sudditi di Vittorio Emanuele II di Savoia. Nel 1862 il nome “Irpina” veniva aggiunto a quello di Altavilla per distinguerla da altri 4 comuni del Regno che portavano lo stesso nome. Il 2 ottobre del 1870 anche Roma Pontificia veniva annessa al Regno d’Italia. In questo periodo Altavilla inizia la sua storia moderna: nel 1866 l’ing. Primo Lattanzi scopre l’esistenza dello Zolfo nel sottosuolo e pochi anni dopo ha inizio lo sfruttamento dei vasti giacimenti. Altavilla assume il ruolo di paese industriale in un’ Irpinia tutta contadina. Il paese si sviluppa urbanisticamente ed ai lati dell’antica via delle Pietre (oggi Corso Garibaldi) sorgono nuovi fabbricati, così pure la via cimitero (oggi via Capone), il largo Tiglio (oggi Piazza Fratelli Severini) e la via della Foresta (oggi via Di Noia e Via Mazzini) vedono sorgere ai propri lati alte costruzioni. La povertà assoluta degli altavillesi è finita. Vengono edificati lussuosi palazzi con grandi sale tra i quali spiccano per l’eleganza e la sontuosità i palazzi: Capone, Salerno, Caruso, etc. Nel 1874 viene aperto l’Ufficio Postale che nel 1886 si arricchisce del telegrafo. Il fiume Sabato e la miniera, che sorge sulle sue rive, iniziano un vero duello: la miniera che si espande nelle viscere della terra a livelli sempre più profondi ed il fiume che con i suoi periodici straripamenti ne ostacola il funzionamento. Dal 1875, anno del primo allagamento, gli straripamenti verranno ricordati con l’anno e l’altezza raggiunta dall’acqua sul piazzale. Le inondazioni del fiume Sabato si alternano ai terremoti. Il 29 Agosto 1880 una forte scossa di terremoto scuote l’Irpinia e la danneggia gravemente. Altavilla ne esce indenne e San Bernardino da Siena, protettore del paese, viene lodato e ringraziato nel ricordo delle sue parole: “Altavilla tremerà, ma non cadrà”. Un comportamento che la gente di Altavilla ripeterà 100 anni dopo in occasione del terremoto del 23 novembre del 1980. Nel settembre del 1887 un’epidemia di colera provoca la morte di 103 persone, una vera strage. Nell’occasione il palazzo comitale veniva utilizzato come lazzaretto. Intanto fervevano i lavori per la costruzione della Ferrovia Avellino - Benevento che avrebbe dato un notevole impulso all’economia di Altavilla. Nel 1898 le acque del Serino attraversavano il territorio altavillese nel nuovo acquedotto per l’approvvigionamento di Napoli. Nel 1900 l’uccisione del Re Umberto I suscita una profonda commozione in tutto il paese ed il Consiglio comunale delibera di chiamare con il nome del Re defunto l’antica centralissima via delle pietre.
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